50 anni dopo….Cosa sapete, cosa ricordate della Strage di Piazza Fontana?
martedì 10 dicembre ore 17.30
Presso la sede della Rete dei Comunisti
Via Sant’Andrea 31, Pisa
Presentazione del libro / inchiesta ” 12.12.1969 – 12.12.2019 – A 50 anni dalla Strage di Stato”
Interverrà Francesco Piccioni
Redazione di contropiano.org
Introduce e coordina Luca Carelli
Rete dei Comunisti – Pisa
Al termine dell’incontro proiezione dei video documentari
12 Dicembre Piazza Fontana – Pasolini E Lotta Continua
Omicidi di Stato – Tre Ipotesi Sulla Morte Di Pinelli (con Jean Maria Volontè e Renzo Montagnani )
Buffet di autofinanziamento
Il prossimo 12 dicembre saranno passati cinquanta anni dalla strage nella Banca dell’Agricoltura in piazza Fontana, a Milano. Quella data, che non sarà mai come le altre sul calendario, rappresenta un salto di qualità nella “guerra non dichiarata” da parte dello Stato italiano, insieme ai servizi militari Usa e alle organizzazioni fasciste, contro il movimento operaio, la sinistra e i comunisti nel nostro paese.
La Rete dei Comunisti e la rete universitaria Noi Restiamo hanno deciso di ripubblicare, dieci anni dopo, il volume curato da Contropiano e dalla Libreria Quarto Stato di Aversa, cercando di mettere a disposizione delle nuove generazioni politiche un materiale storico e politico utile per comprendere la storia recente del nostro paese e, soprattutto, per contrastare apertamente la manipolazione politica che con ogni mezzo (dai mass media alla storiografia, dalle sentenze alla retorica dei partiti politici) continua a negare un punto di vista alternativo sui fatti.
I contenuti del libro riguardano la storia della “guerra non dichiarata” dello Stato e della borghesia italiana – insieme ai servizi militari Usa e ai fascisti – contro il movimento operaio, il Pci, i comunisti, la sinistra rivoluzionaria. Viene ricostruito il passaggio “dalla guerra fredda alla guerra sul fronte interno” che ha segnato la storia recente del paese, ma che continua visibilmente ad alimentare tutt’oggi una logica vendicativa contro i perseguitati e i prigionieri politici della sinistra in Italia.
C’è un capitolo sulla “storia rovesciata” e le vicissitudini nelle organizzazioni neofasciste, quella fase che Pasolini nel suo scritto sulle stragi intravede come il passaggio dalla “fase fascista a quella antifascista della stagione delle stragi”. Il famoso editoriale di Pierpaolo Pasolini è tra i documenti inseriti nel libro, insieme ad un scritto politico e profetico di Giangiacomo Feltrinelli e ad un intervento di Roberto Mander, il più giovane anarchico coinvolto nell’inchiesta.
Ci sono le audizioni del giudice Salvini davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi. E su questo c’è una “chicca” che nella pubblicazione di dieci anni fa non compariva: i nomi. Si tratta dei nomi che proprio il giudice Salvini consegnò alla Commissione ma che furono secretati, tra cui i due “amerikani” dei servizi militari Usa (non della Cia) che dalla base Nato di Verona organizzarono la rete che portò la strage di Piazza Fontana.
Il libro contesta una tesi assai diffusa ma depistante come quella del “doppio Stato”. Nella guerra di bassa intensità scatenata il 12 dicembre del 1969 non c’erano uno Stato costituzionale e uno Stato deviato. C’era la ragion di Stato e le sue priorità nello scontro politico e di classe, internazionale e sul fronte interno. A questa fu piegato tutto: le vite delle persone, le leggi, le regole, l’etica ed anche i riottosi nella Dc al governo.
Infine, c’è la descrizione della impressionante reazione con cui la sinistra rivoluzionaria rispose a quella Strage di Stato, dalla nascita della controinformazione alle mobilitazioni di piazza.
Quel materiale è stato arricchito nel libro da quattro nuovi capitoli sui fascisti oggi e i loro legami attuali con gli apparati dello Stato. Ne è venuta fuori una sorta di inchiesta sulla funzione e le reti neofasciste in Italia anche nel XXI Secolo.
Il libro è stato concepito per parlare non agli storici o ai vecchi militanti, ma a quelli più giovani, ossia l’oggetto di una brutale rimozione storica e ideologica da parte degli apparati ideologici dello Stato. Una rimozione talmente pesante da aver invece rialimentato curiosità e interesse tra chi si affaccia da poco nella lotta politica. Da qui la domanda rivolta a tutte e a tutti: che cosa sapete e che cosa ricordate della Strage di Stato in piazza Fontana il 12 dicembre del 1969? Misurarsi con uno spartiacque nella storia recente del nostro paese diventa urgente e necessario.